Economia della Conoscenza

A Bruxelles rifiorisce l’Art Nouveau

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di Carmen Rolle 

Non è solo la sede del potere europeo. Bruxelles è anche una città globale, ad alto tasso di connettività, innovazione e finanza, come indica l’ultima classifica della GaWC (Globalization World Cities Research Network). È pure una meta che piace: dal 2014 al 2019 gli arrivi hanno registrato una costante crescita, ad eccezione del 2016 segnato dagli attentati.

Sono positive anche le cifre del 2022, nel post pandemia: secondo l’osservatorio di Visit Brussels a maggio e giugno gli arrivi dall’Italia hanno segnato gli stessi livelli del 2019, seguiti da agosto con un +22%. Buone anche le prospettive per il 2023, come indicano le prenotazioni dei voli. D’altronde, le attrattive sono tante: Bruxelles vanta una delle più affascinanti piazze del mondo, ha dato i natali a personaggi dei fumetti come Tintin e Zagor e ammalia con la street art, i quadri di Magritte e l’architettura di Horta. Tutto accompagnato da un coté culinario, che va dalle patate fritte alle deliziose praline di cioccolato, innaffiate da birre centenarie.

Nel 2023 sono le straordinarie creazioni di Victor Horta e degli altri maestri dell’Art Nouveau a segnare il richiamo, con un ricco programma di eventi, mostre, tour, curato dallo storico dell’arte Paul Dujardin. L’occasione è data dai 130 anni della casa Tassel (1892-93) progettata proprio da Victor Horta, considerata il primo edificio Art Nouveau di Bruxelles. Tra gli ultimi anni dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento ad essa si aggiunsero innumerevoli strutture: ancora oggi si contano un migliaio di edifici in questa architettura totale, progettata fin nei più minuti accessori e arredi. Con elementi straordinari, quali lucernari ad ala di farfalla, balaustre in ferro dalle linee fluenti come piante rampicanti, pavimenti intarsiati, vetrate in colori iridescenti, mobili in legno modellato, gioielli e abiti ispirati alla natura.

Sono numerosi gli appuntamenti, raccolti sul sito visit.brussels, che la portano a scoprire. A iniziare da quelli consolidati come il Bright Festival (16-19 febbraio), dedicato alla light art, con la novità del quartiere di Schaerbeek. O il Banad Festival (11-26 marzo) che promuove il patrimonio Art Nouveau e Art Déco con visite guidate, mostre tematiche e, soprattutto, aperture straordinarie di monumenti e residenze normalmente chiuse al pubblico.

Non mancano neppure le novità. Il gioiello dell’Hôtel Hannon, costruito nel 1902 da Jules Brunfaut per l’esteta e collezionista Edouard Hannon nel quartiere di Saint-Gilles, riaprirà a fine maggio come museo. Il rinnovato Hôtel van Eetvelde, di Victor Horta, sarà centro studi e quartier generale di tutte le iniziative. Mentre il Musée Art et Histoire, dopo aver ricreato al suo interno la Gioielleria Wolfers disegnata sempre da Horta, dedica due nuove sale al XIX e XX secolo e dall’autunno offrirà un nuovo tour con il famoso giardino d’inverno progettato per Jean Cousin.

Tante saranno anche le mostre, tra cui spiccano Victor Horta versus Art nouveau. Horta’s vocabulary (24 marzo – 8 gennaio 2024) al Museo Horta, la casa di rue Américaine dove l’architetto usò per la prima volta il vetro e il ferro per gli ambienti della casa borghese integrandoli con il marmo, la pietra, il legno considerati più elevati. E Victor Horta and the Grammar of Art nouveau al Palais des Beaux-Arts, altro edificio firmato da Horta che oggi, con il nome Bozar, è spazio espositivo e auditorium per musica, cinema e teatro.

Passando al gusto, c’è grande attesa anche per il Belgian Beer Palace, previsto tra maggio e giugno: nella famosa sede storica della Borsa il nuovo tempio della birra su 12mila metri quadrati avrà ristorante, brasserie, terrazza con skybar panoramico e centro espositivo dedicato alla cultura della birra belga (patrimonio Unesco) con 100 produttori di birra provenienti da tutto il Belgio.

Dormire

Maison Flagey

Gioiello in stile Art Nouveau per dormire in una dimora autentica in stile Art Nouveau, con vista sugli stagni di Ixelles, comoda per visitare il Museo Horta. Costruita nel 1904 su progetto di Ernest Blerot, allievo di Horta, ha interni eleganti e 5 camere tutte diverse.

✉ Avenue General De Gaulle 39, Bruxelles (Ixelles)

☎ +32.496.242823

maisonflagey.com

Harmon House

Boutique hotel in posizione centrale con solo 27 camere e Spa. Spazi comuni curati, come le camere con bagni sontuosi in marmo bianco o granito scuro. Alcune hanno la vista sui tetti di Bruxelles.

✉ Chaussée de Charleroi 50, Bruxelles

☎ +32.2.8993334

harmon.house

Mangiare

Humus x hortense

Uno dei ristoranti di tendenza di Ixelles, sala con soffitti affrescati e cucina creativa soprattutto vegetariana che è valsa la stella verde Michelin. Humus di barbabietola bianca e cracker di farina di grano saraceno belga, gnocchi di patate con semi di girasole e tartufo nero, cipolla rossa cotta in crosta di sale.

✉ Rue de vergnies straat, Bruxelles

☎ +32.474.653706

humushortense.be

Brigittines Aux marches de la Chapelle

Brasserie in stile Art Nouveau, dagli interni che conquistano come la cucina tradizionale dello chef Myny. Ricette un po’ fiamminghe, un po’ valloni. Crocchette di gamberi, guancia di maiale nella birra, mousse al cioccolato.

✉ Place de la Chapelle 5, Bruxelles

☎ +32.2.5126891