Economia della Conoscenza

Brachetti Peretti: l’essenza del vino

Scritto il

di Riccardo Lagorio

C’è una massima che è diventata motto di famiglia Brachetti Peretti, Per angusta ad augusta, i migliori risultati si raccolgono superando grandi difficoltà. Applicata al progetto della cantina, accanto ai morbidi pendii di Tolentino, nel Maceratese, sostiene la necessità dell’impegno per raggiungere le caratteristiche utili per rendere i vini altamente rispondenti al profilo varietale e capaci di esprimere, nell’intera loro gamma, un elevato livello di apprezzamento da esperti e critici.

Il territorio, a metà strada tra Adriatico e Monti Sibillini, ricade in un’area ideale per la produzione di vino: dei 230 ettari della tenuta, 65 sono vitati, a un’altitudine tra i 110 e i 190 metri sul livello del mare. L’edificio principale, in cotto, è circondato da vigneti geometricamente perfetti e ricalca lo stile delle ville padronali del Settecento marchigiano. I vigneti sono condotti secondo viticoltura convenzionale.

Le uve sono Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Pinot Nero, Petit Verdot, Shiraz, Sauvignon Blanc, oltre ai locali Ribona, Trebbiano e Sangiovese. Due importanti figure di consulenti si sono avvicendate nella gestione enologica della cantina: dal 1997 al 2007 l’ha guidata Giacomo Tachis, quindi Carlo Ferrini.

Vanno evidenziate due delle etichette che nascono all’interno della tenuta. La più nota è Il Pollenza Marche IGT, uvaggio di Cabernet Sauvignon al 90%, Cabernet Franc al 7% e Petit Verdot al 3% . La vendemmia manuale avviene la terza settimana di settembre per il Cabernet Franc, mentre le altre due uve sono raccolte la seconda settimana di ottobre.

Viene vinificato in vasche di cemento a temperatura controllata e subisce una macerazione sulle bucce di circa 20 giorni, poi matura per 15 mesi in botti grandi e affina per altri due anni in bottiglia prima di andare sul mercato. Lo si riconosce per l’olfatto che ricorda la frutta  bacca rossa, una lieve speziatura e lontani accenni di note balsamiche. È ideale con la cacciagione, in particolare con il brasato di cinghiale.

Le radici marchigiane di Brachetti Peretti si evidenziano però nell’Angera Colli Maceratesi DOC, vino ottenuto da uva Ribona, vitigno a bacca bianca. Dopo una breve macerazione sulle bucce e una fermentazione spontanea in serbatoi di cemento, con l’affinamento di sei mesi sulle fecce nobili, il vino acquista equilibrio e complessità che sorprende nel tempo per evoluzione e longevità in bottiglia. Si mostra al calice giallo paglierino con riflessi verdognoli. Complesso al naso, manifesta fragranti note agrumate e mela verde, che si aprono verso note più floreali di salvia e ginestra.

Chi è Aldo Maria Brachetti Peretti

Aldo Brachetti Peretti

Aldo Maria Brachetti Peretti nasce a Fermo nel 1932.

Dopo avere conseguito la laurea in Economia e Commercio inizia a lavorare nel 1957 in API (Anonima Petroli Italiana) e nel frattempo insegna all’Università di Roma e di Parma, nelle Facoltà di Economia e Commercio.

Nel 1977 diventa presidente e AD. L’anno seguente viene nominato Cavaliere del Lavoro.

Negli anni la sua passione per l’impresa non si è fermata, ma si è spostata dal petrolio al vino, fondando la cantina Il Pollenza.