Cinema: Nemo… profeti in patria
Meno 52 per cento rispetto al 2019 al box office, ma il cinema in sala (r)esiste, anche grazie ad alcuni titoli che fanno discutere gli appassionati.
di Sara Sagrati
Ci si potrebbe lamentare picchiando i pugni sul tavolo e urlando “ma quello non è cinema”, però il dato più significativo del box office settimanale nelle sale è sicuramente il successo di Me contro Te – Missione giungla, quarto capitolo cinematografico con protagonisti gli YouTuber siciliani Lui e Sofi.
L’esordio in sala scalza dalla vetta degli incassi settimanali Avatar 2 – La via dell’acqua e ribadisce gli exploit di “film” precedenti del duo più amato dai bambini italiani, uniche webstar capaci di spostare il proprio pubblico (e i loro genitori) dal piccolo al grande schermo. Gli appassionati storcono il naso, gli analisti parlano di fenomeno tutto nostrano, gli esercenti si sfregano le mani e intanto una fetta sempre più ampia (ri)scopre la sala come luogo di aggregazione ed emozione.
Quindi tutto bene, ma non benissimo visto che il calo generale del pubblico resta a livelli di guardia. Le associazioni dell’industria e degli esercenti Anica e Anec certificano un -52% sui dati del 2019, che non fanno ben sperare, ma i buoni risultati di titoli recenti, tra cui anche il non film Me contro Te, fanno sperare in una ripresa, sebbene ancora lontana dai dati pre-pandemia.
Ma allora cosa serve per ridare forza al comparto? Bei cinema, eventi (i dati sono migliori in presenza di sale tecnologicamente avanzate o con servizi e incontri) e, ovviamente, titoli d’appeal, che sappiano sorprendere, piacere, entusiasmare, incuriosire.
E allora quali possono essere i film in uscita ad avere la stoffa per rappresentare questa forza?
Di certo Il primo giorno della mia vita, il nuovo film di Paolo Genovese, con l’angelo Toni Servillo a guidare Mastandrea, Buy, Guanciale, Tirabassi e molti altri. Un successo annunciato, ma ha davvero la forza per conquistare il pubblico?
Forse meglio scommettere su titoli meno scontati come Profeti di Alessio Sulla mia pelle, Cremonini che mette in scena una storia intima e sentita: la prigionia della giornalista di guerra Jasmine Trinca e del rapporto che crea con la sua carceriera che cerca di convertirla.
Un cinema vivo, forte, intenso, in grado di parlare a tutti. Per citare il terzo incasso della settimana, Babylon di Damien Chazelle, il grande schermo è soprattutto emozione e continuerà a (r)esistere finché sarà in grado di farlo. Anche tramite un brutto prodotto per bambini.