Economia della Conoscenza

Enologia sartoriale: Goldmuskateller, Rosato II e Moina

Scritto il

di Riccardo Lagorio

Distilleria Gaudenz & Tenuta Isser – Goldmuskateller

A Terlano si avvicina il periodo di raccolta degli asparagi bianchi. Chi vuole provare il miglior abbinamento non ha altro da fare che spostarsi fino a Parcines, nel clos della famiglia Von Sölder, un vigneto accanto alla casa-distilleria cinto da mura medievali.

Alcuni filari furono piantati a Moscato giallo; hanno raggiunto l’età ideale per ottenere vini dalla sostenuta gradazione. La bottiglia del 2019 emana profumi di pompelmo e ananas, poi sostituiti da camomilla e ortica in maniera discreta. Secco e deciso il palato, dopo che gli occhi si sono rallegrati con il caratteristico colore aureo sceso nel bicchiere. Inaspettato il finale, che si fonda su di un retrogusto di mandorla amara. Chi ama i distillati di frutta si trova nel posto giusto per provare l’effimero aroma di mele cotogne, pere o albicocche.

✉ Via Gaudentententurm, 7 – Parcines (BZ)

☎ 348.7341463

Società Agricola Meigamma – Rosato II

Meigamma è quel sostantivo in uso nel Sud Sardegna praticamente intraducibile che indica il momento della giornata in cui si desidera il riposo postprandiale. Ne hanno diritto anche le inseparabili accompagnatrici del pastore, le pecore, ma la cultura agreste ha trovato per loro un altro termine, meriagu.

Barbara e Giuseppe Pusceddu accompagnano al meigamma grazie a una dozzina di etichette all’anno. Non sono sempre uguali e spesso frutto di microvinificazioni di varietà locali. Di conseguenza ogni partita risulta diversa anno via anno in ragione dell’andamento meteorologico stagionale, del grado di maturazione dell’uva, di altre infinite varianti.

Rosato II (Rosato I è di uve Cannonau) viene prodotto con uva Girò. Le costanti sono l’intenso colore mediterraneo, il sottile aroma di cotognata e confettura di ciliegie, la gradevole acidità. Le linguine ai ricci di mare sono il piatto in cui il matrimonio è d’amore.

✉ Via Cagliari, 27 – Villasimius (SU)

☎ 334.3053336

Natalino Del Prete – Moina

Natalino del Prete è una leggenda in questa regione vinicola che, storicamente, ha prodotto rossi impetuosi con la supremazia di Negroamaro e Primitivo. Ora che l’enologo della tenuta non è più Natalino, ma sua figlia Mina, si pensa anche a soddisfare una fascia di mercato che, in maniera sempre più insistente, reclama vini bianchi. Non è cambiata però la logica: produzione di vini naturali, utilizzando tini di cemento sia per la vinificazione che per l’affinamento, insieme a una vasca in acciaio inox e damigiane di vetro qua e là.

Moina è un vino che mostra un altro volto del panorama pugliese, in continua evoluzione. La Malvasia Bianca di Lecce viene vendemmiata al massimo della maturazione e macerata per due giorni sulle bucce in botti di cemento. È poi finito in acciaio inossidabile e imbottigliato non filtrato, senza solforosa aggiunta. In bottiglia un caldo vino arancione speziato dai colori autunnali con struttura e tannino gentili. Va servito fresco insieme a un piatto di burrata e focaccia calda.

✉ Via Mesagne, 72 – San Donici (BR)

☎ 0831681584