Economia della Conoscenza

Enologia sartoriale: I Piani, Carmignano e Kami

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a cura di Riccardo Lagorio

Azienda Agricola Cornice – I Piani

Si contano sulle dita di una mano le aziende agricole che lungo il corso finale del fiume Vara sono impegnate nella coltivazione della vite, attività un tempo assai diffusa. Spesso si tratta di aziende che producono vino come integrazione al reddito. Non fa eccezione Cornice, l’azienda di Ivano Luigi De Nevi: due ettari dove si coltivano mezza dozzina di varietà, perlopiù autoctone.

I Piani prende il nome dalla località dove si trova il minuscolo appezzamento coltivato a Vermentino e Sauvignon: 1800 bottiglie che vanno stappate almeno dopo tre anni dalla vendemmia per apprezzare i profumi fruttati (dalla pesca gialla all’ananas) e la piena compostezza del palato. Un’etichetta che proclama quanto il microclima e la composizione del terreno siano favorevoli alla coltivazione della vite, come riporta l’edizione del 1931 della Guida Gastronomica d’Italia (pag. 201). La sua bontà si accompagna a un’ampia gamma di cibi: dall’aperitivo alle proposte ittiche.

✉ Sesta Godano (SP)

☎ 3397602853

Podere Allocco – Carmignano

Il Carmignano DOCG si può ritenere il padre dei Supertuscan, vini eretici che sostituirono il Sangiovese con varietà internazionali e fecero apprezzare l’affinamento in barrique, per oltre un decennio, negli anni a cavallo tra Ottanta e Novanta, il periodo di maggior splendore. Nel 1716 Cosimo III de’ Medici, anticipando il concetto di DOC, inserì il Carmignano tra i vini commessi per navigare, importanti per il decoro della nazione e venne istituita una Congregazione che doveva vigilare su eventuali contraffazioni.

La cantina capitanata dal giovane Alessandro Mannelli prevede che la percentuale consentita di varietà a discrezione del produttore sia Shiraz, lavorato in legno di barrique con piegatura a vapore per donare più rotondità al vino. Il taglio che ne deriva ha una specifica personalità che lo rende riconoscibile per il gusto intenso per nerbo e calore, con sentori baccacei su vena boisé. Sembra fatto su misura per i sedani ripieni, uno dei piatti pratesi più rappresentativi.

✉ Località Seano – Carmignano (PO)

☎ 3356112872

Tenute Calafè – Kami

Probabilmente in casa abbiamo almeno un libro distribuito da Benito Petrillo, meno probabile avere provato una delle millecinquecento bottiglie di Kami, brut nature metodo classico di uve Greco di Tufo e Fiano, in egual misura. Una pratica recente quella di spumantizzare questi vitigni, ma che sa esprimere un insolito equilibrio tra acidità, intensità e finezza.

Le vigne si appoggiano su due ettari di terreni vulcanici e ricchi di zolfo rivolti a sud a un’altitudine compresa tra 250 e 350 metri: questi aspetti donano fragranza e marcati profumi di ginestra. L’uva viene raccolta esclusivamente a mano e riposta in piccole cassette. Il vino si affina sui lieviti per 24 mesi, si presenta con un colore giallo pera ricco di bollicine possenti e continue. Accompagna bene i bucatini al tartufo nero e i muglietielli, le interiore d’agnello avvolte nell’omento e preparati in casseruola. Chi ha più fortuna lo prova con un pecorino di Carmasciano giovane, le note sulfuree si stringono a sé.

✉ Località Vigna Prata di Principato Ultra (AV)

☎ 0825781010