Economia della Conoscenza

Enologia Sartoriale: Il Pigro, Cannellino di Frascati e Guarnaccino

Scritto il

di Riccardo Lagorio

Cantine Romagnoli – Il Pigro

Cantine Romagnoli è stata il primo produttore nel panorama enologico piacentino a elaborare spumanti con il metodo classico. Le bottiglie complessivamente lanciate ogni anno sul mercato di per sé la renderebbero estranea a questa rubrica. Tuttavia alla linea denominata Il Pigro, così definita perché i vini trascorrono almeno 30 mesi di riposo sui lieviti, approdano le migliori uve dell’azienda per circa 30mila unità all’anno. I

l brut ha colore giallo paglierino con volute di bollicine sottili e persistenti. Soprattutto però si distingue tra gli affini per la gradevolezza degli aromi: d’erbe officinali, dal basilico alla mentuccia, e di agrumi. Nuance che si riscontrano al palato, quando le note di mandarino si avvicendano a quelle floreali. Il sorso è energico, con acidità sostenuta, ma non dominante. Si apprezza dall’antipasto ai formaggi, ma la scelta d’elezione spetta ai tortelli con la coda (la pasta sfoglia chiusa a caramella, ripiena di spinaci e ricotta), conditi con burro.

✉  Via Genova, 20 – Vigolzone (PC)

☎ 0523870904

Antiche Terre Tuscolane – Cannellino di Frascati

Si sa che i quiriti prediligevano vini dolci, spesso arricchiti di miele. La tradizione del Cannellino di Frascati DOCG va allora forse cercata nei gusti degli antichi Romani? Sta di fatto che sino ai giorni nostri alcuni frascatani utilizzano vini abboccati e per premiare questa abitudine si è reso necessario dare dignità di DOCG alla versione dolce del Frascati nel 2011. Per ottenere il gusto dolciastro ma non stucchevole, le uve di Malvasia di Candia (e le altre in quantità massima del 30% che concorrono all’ottenimento della DOCG) vengono raccolte surmature. Una parte può essere avviata a breve appassimento.

Il Cannellino di frascati DOCG è molto apprezzato dagli stranieri del nord Europa. Si distingue per il colore paglierino intenso. Tra gli aromi, prevalgono quelli di confettura d’albicocche e le note vagamente agrumate. In bocca si fanno strada i ricordi di dattero. È consuetudine abbinarlo alle ciambelle al vino (una sorta di taralli dolci dove nell’impasto cade il 25% di vino), ma il modo migliore per gustarlo è a fine pasto con della cioccolata salata.

✉  Via Frascati Colonna, 25 – Frascati (Roma)

☎ 3489122006

Azienda Vinicola Lauria – Guarnaccino

Nel mondo del vino Basilicata fa rima con Vulture e, per proprietà transitiva, con Aglianico. Eppure, come accade nell’Italia intera, il più diffuso vitigno rappresenta solo uno spicchio, magari significativo, del panorama enoico di una determinata zona. Ristretto all’area di Chiaromonte, nel Parco Nazionale del Pollino, il Guarnaccino è un ottimo esempio di recupero colturale e di salvaguardia della biodiversità agraria.

Ha visto in prima linea il lavoro di Luigi Lauria, secondo il quale «il Guarnaccino si comporta come un vino francese: nei primi anni si presenta con profumi molto freschi, balsamici con sottofondo di bosco. In bocca è persistente, dall’intenso calore e tensione tannica». Si può aggiungere che si tratta di un vino dal carattere agile con spezie spigliate, un aspetto poco noto nei vini della Basilicata. Ideale con un piatto di pasta di mischiglio (ottenuta da farine di fave, ceci, orzo e semola) condita con pomodoro fresco sul quale si versano alloro e aglio fritti.

✉  Via Antonio Pozzi, 37 – Chiaromonte (PZ)

☎ 3476662825