Finanza e Risparmio

Risparmio, nuove sfide per i consulenti finanziari

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di Giulia Schiro

È ormai riconosciuto il valore sociale primario della figura del consulente finanziario, attore chiave nel contribuire al benessere condiviso e a condurre la finanza e l’economia al servizio della collettività, accompagnando le famiglie e le imprese italiane nella realizzazione dei loro progetti di vita. Basti pensare che, nonostante il 2022 possa essere ricordato come annus horribilis sui mercati finanziari, secondo i dati raccolti da Assoreti il numero dei clienti delle reti di consulenti finanziari è cresciuto ogni mese al ritmo di 15-20 mila unità, avvicinandosi al traguardo dei 5 milioni (4,94 milioni). Ma i margini di crescita dell’industria rimangono ampi.

Pensiamo ad esempio a cosa accadrebbe se anche solo una piccola percentuale dei 1.629 miliardi di euro di risparmi degli italiani parcheggiati in liquidità venissero veicolati alle aziende del Made in Italy, ad esempio tramite fondi di private equity o private debt. A quante manovre finanziarie equivarrebbe? Aiuterebbe anche a far diminuire il cuneo fiscale?

Quel che è certo è il costo di immobilizzare i risparmi invece di investirli: 170 miliardi di euro, se si considera un tasso di inflazione del 10,5%.

Del valore della consulenza finanziaria nella congiuntura attuale e della sua importanza per famiglie, imprese e Paese si parlerà giovedì 16 febbraio a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana con i protagonisti delle reti e delle istituzioni di settore durante il convegno “Il valore della consulenza” organizzato da Wall Street Italia.

Tommaso Corcos (Ad di Fideuram ISPB), Massimo Doris (Ad di Banca Mediolanum), Alessandro Foti (Ad di FinecoBank), Paolo Martini (Ad di Azimut Holding) Gian Maria Mossa (Ad di Banca Generali) e Paola Pietrafesa (Ad di Allianz Bank FA) racconteranno come stanno interpretando questo difficile momento di mercato e come vivono il profondo cambiamento sociale, economico e finanziario dettato dai tempi che stiamo vivendo. E come sta cambiando il loro mondo, dal punto di vista delle competenze e da quello del ricambio generazionale interno alla categoria. Ma anche dell’integrazione con le case prodotto.

Con loro Mauro Maria Marino, neopresidente di OCF; Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti; Giovanni Sabatini, direttore generale di ABI; Luigi Conte, presidente di Anasf e Marco Deroma, presidente di EFPA.

L’evento è organizzato in collaborazione con BlackRock, Invesco, Pimco e Schroders e potrà essere seguito in diretta streaming registrandosi al seguente link.

Il professionista degli investimenti – sia esso un consulente finanziario, un private banker o un gestore bancario – è apprezzato soprattutto per la preparazione e la professionalità, per la sua reperibilità e per la capacità di ascolto. Il cambio di denominazione nel 2016, da promotori a consulenti finanziari, ha sancito l’affermazione del modello olistico e multidisciplinare, che si sta consolidando per meglio rispondere alle esigenze, sempre più complesse e variegate, della clientela: dal credito alla protezione, dal passaggio generazionale all’investment banking, dalla gestione degli investimenti alla previdenza. Tanto che la crescita del settore delle reti è passata da 257 miliardi di masse a fine 2012 a circa 730 miliardi di euro 10 anni dopo (dati a novembre 2022).

E nel prossimo futuro? Lo scopriremo dai dibattiti delle tavole rotonde, moderate dal direttore di Wall Street Italia, Leopoldo Gasbarro.