Ungheria, dietro la linea dura, la necessità Ue di non rompere
Risoluzione contro Orbán e blocco dei fondi di coesione confermano i rapporti tesi ma Bruxelles evita il punto di non ritorno
L’Ungheria è un piccolo Paese che negli ultimi anni è stato capace di creare grandi problemi all’Unione europea. La deriva creata dal premier Viktor Orbán sul rispetto dello stato di diritto ha raggiunto un punto tale che secondo l’Europarlamento quella ungherese non può più essere considerata una piena democrazia. È invece diventata, secondo la risoluzione approvata nei giorni scorsi con 433 voti favorevoli e 123 contrari (tra questi ultimi i rappresentanti di Lega e Fratelli d’Italia) “un’autocrazia elettorale”.
Il Settimanale è il giornale economico politico di PMI.it dalla parte delle imprese. Lo trovi in edicola e online. Per continuare la lettura di questo articolo abbonati subito. Se sei già abbonato, esegui il login.
Se vuoi continuare a ricevere gli aggiornamenti gratuiti de Il Settimanale inserisci la mail nel box qui sotto
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni
relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi
dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Se è la prima volta che ti registri ai nostri
servizi, conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta
elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni
relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi
dell'informativa sulla privacy.