Nuovo Codice Appalti, grimaldello anti-burocrazia
Tra gli obiettivi della riforma varata dal Governo c’è la semplificazione degli iter per i bandi, in modo da alleggerire i compiti dei Comuni medio-piccoli. Ma gli effetti non si vedranno prima di un anno.
Digitalizzazione delle gare, dialogo tra le piattaforme, invio “once only” delle informazioni richieste dalla PA, banca dati nazionale dei contratti pubblici. E, per venire incontro alle esigenze dei Comuni medio-piccoli, liberalizzazione dell’appalto integrato e affidamenti diretti dei lavori fino a 500mila euro senza obbligo di rivolgersi alle centrali di committenza. Il nuovo Codice Appalti, approvato in via preliminare venerdì scorso dal Consiglio dei ministri, prova a imprimere al PNRR quella spinta decisiva che finora non ha avuto.
Il Settimanale è il giornale economico politico di PMI.it dalla parte delle imprese. Lo trovi in edicola e online. Per continuare la lettura di questo articolo abbonati subito. Se sei già abbonato, esegui il login.
Se vuoi continuare a ricevere gli aggiornamenti gratuiti de Il Settimanale inserisci la mail nel box qui sotto
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni
relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi
dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Se è la prima volta che ti registri ai nostri
servizi, conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta
elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni
relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi
dell'informativa sulla privacy.