Tratto dall'edizione numero 13 del 02/12/2022

Alla fine del triennio, gli assegni di quiescenza costeranno 100 miliardi in più rispetto ai tempi della riforma Fornero. Brambilla: grave la scelta del governo di rivalutare vitalizi dietro cui spesso non c’è alcuna contribuzione, a danno di chi i contributi li ha versati
Nel 2012 un’Italia che aveva appena introdotto la riforma Fornero per dare un segnale deciso di risanamento ai mercati, all’attacco del nostro debito pubblico, dedicava alle pensioni 249,5 miliardi di euro, il 15,9% del Pil. In base alla Nadef approvata nei giorni scorsi dal governo, quest’anno la spesa sarà di 297,4 miliardi, il 15,7% del Pil. E alla fine del prossimo triennio arriverà a 349,8 miliardi, 100,3 miliardi più di 13 anni fa.