Scenari

Monza e Brianza: le imprese crescono grazie all’innovazione

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di Paolo Cova

Se la Lombardia è il motore del Paese, allora Monza e la Brianza sono il turbo del motore. Se n’è avuta conferma alla presentazione della decima edizione della Top500+, il progetto di ricerca e di analisi economico-finanziaria delle 800 maggiori imprese brianzole per fatturato realizzato dal Centro Studi di Assolombarda e promosso in collaborazione con PwC Italia e con il sostegno di Banco BPM.

La tradizionale classifica delle imprese per fatturato vede le prime dieci posizioni confermate rispetto a un anno fa: sul podio Esprinet spa (4,69 miliardi di fatturato nel 2021), Mediamarket (2,65) e Basf Italia (2,21).  Ma quello che colpisce è che, dopo un 2021 con un fatturato aggregato record di 60,3 miliardi e il 92% delle aziende in classifica in utile, ben tre imprese su quattro prevedano di chiudere il 2022 con un ulteriore aumento di fatturato. Nei primi sei mesi dell’anno le imprese monzesi hanno registrato anche un nuovo massimo di export pari a 6,4 miliardi.

Negli ultimi mesi la crisi energetica più tangibile e la fiducia degli operatori in calo hanno indebolito la crescita globale. Un’incertezza che alimenta i rischi al ribasso anche per l’attività economica di Monza tra fine 2022 e avvio del 2023: la parola più ripetuta è “cautela”. Il territorio d’altro canto conferma la propria tradizione manifatturiera innovativa: Monza è la seconda città lombarda dopo Milano per investimento delle imprese in ricerca e sviluppo (750 milioni l’anno), più di Bergamo e Brescia insieme, anche se sono solo 119 le aziende con almeno un brevetto attivo.

«I dati sono buoni – ha commentato Gianni Caimi, presidente della sede di Monza e Brianza di Assolombarda – La crisi del 2008-2010 ci ha fatto investire in innovazione, che ora aiuta le nostre imprese. Noi stessi, alla Caimi Brevetti di Nova Milanese, nel 2008 abbiamo recuperato un progetto che avevamo accantonato, quello dei pannelli per fonoassorbenza, e oggi quei pannelli rappresentano la metà del nostro fatturato».

E’ toccato ad Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, esprimere le richieste degli imprenditori brianzoli al Governo:

  • ripristinare le misure in favore dell’innovazione (Industria 4.0, credito per ricerca e sviluppo);
  • tribunale unificato dei brevetti a Milano;
  • sbloccare i rigassificatori e ripartire con la ricerca nucleare;
  • basta speculazione sull’energia (lo chiediamo all’Europa);
  • tagli del cuneo contributivo senza creare disparità tra partite IVA e lavoratori dipendenti;
  • infrastrutture per il territorio brianzolo.