Innovazione

Startup: la parità non è tech

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di Barbara Millucci

L’Innovazione non ne vuole proprio sapere di tingersi di rosa. Quando si parla di gender balance, la presenza femminile nelle aziende innovative è ancora ridotta. Lo conferma uno studio di Boston Consulting Group, secondo cui le startup composte da soli uomini raccolgono in media quasi 4 volte di più rispetto ai team fondatori di sole donne.

Quasi 30 milioni di dollari per i primi, circa 8 milioni per i secondi. Tra chi ha raccolto più di 100 milioni di dollari, la percentuale di sole donne presenti è zero! A cavalcare l’innovazione del metaverso, blockchain e cloud sono dunque sempre e solo uomini.

Questa sotto rappresentazione delle donne in gonnella – si legge –  è indicativo di non pochi fattori.

Primo: questi dati dimostrano come i pregiudizi inconsci possano influenzare le decisioni di finanziamento. In pratica, è più probabile che i team di investimento composti da soli uomini sostengano team simili.

Secondo: considerando che i team di soli uomini hanno più successo nell’ottenere finanziamenti, è lecito pensare che molte donne siano restie ad investire in startup tech. Infatti, solo il 13% delle startup Web3 ha un fondatore donna e solo il 3% delle aziende ha un team esclusivamente femminile.

La disparità di genere serpeggia anche tra i dipendenti: il 27% è donna, impiegata però nelle HR e marketing. Ma qualcosa, per fortuna, si muove. Sempre più istituzioni, imprese e VC tentano di colmare le disparità di genere nel Tech, richiedendo che i team di investimento includano almeno una donna nel cda. Poco, ma pur sempre qualcosa!