La Settimana Internazionale

Borse: Ipo Porsche, 9 miliardi per l’elettrico

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di Attilio Geroni

È partito il collocamento di una delle più grandi Ipo mai realizzata alla Borsa di Francoforte. Si tratta di Porsche, produttore di auto di lusso del gruppo Volkswagen. Il consiglio di vigilanza del colosso di Wolfsburg ha fissato nei giorni scorsi una forchetta di prezzo, per le azioni privilegiate, compresa tra 76,50 e 82,50 euro ad azione. Ciò comporterebbe una valutazione complessiva per l’azienda di 70-75 miliardi e un obiettivo di raccolta intorno ai 9 miliardi.

Nel primo giorno di collocamento (martedì 20 settembre) riservato a investitori privati e istituzionali, il libro delle prenotazioni è stato interamente coperto con una domanda che ha riguardato l’intera fascia di prezzo. Tra gli investitori istituzionali la Qatar Investment Authority (Qia) che è già uno dei principali azionisti del gruppo Volkswagen, si è impegnata a sottoscrivere il 4,99% del capitale privilegiato. Altri attori importanti sono la Norges Bank Investment Management, gestore del fondo sovrano norvegese T. Rowe Price e Adq.

In tutto saranno offerte al mercato 113 milioni 875mila azioni che corrispondono al 25% del capitale privilegiato. Porsche Automobil Holding si è impegnata a sottoscrivere il 25% più un azione del capitale sociale ordinario. L’Ipo terminerà il 28 settembre mentre la quotazione alla Borsa di Francoforte è prevista il 29 settembre.

Gran parte del ricavato dell’Ipo è destinata agli investimenti nell’elettrico. Porsche ha registrato l’anno scorso ricavi da vendite per 33,14 miliardi rispetto ai 28,5 miliardi del 2019, con un incremento dell’8% nonostante l’aumento dei prezzi energetici e le difficoltà di approvvigionamento della componentistica più tecnologica (microchip).