Il ricatto energetico, boomerang per Putin
A causa delle sanzioni Mosca dovrà vendere meno idrocarburi e a prezzi inferiori. Verso una rottura definitiva con l’Europa che peserà sulle imprese rimaste in Russia.
La strategia di Vladimir Putin di usare le esportazioni di gas naturale e petrolio come strumento di pressione geopolitica non ha raggiunto l’obiettivo, nessun paese europeo ha ceduto al ricatto. Una strategia che non solo ha fallito, ma si sta ritorcendo contro il Cremlino. Putin aveva calcolato che tagliare il gas naturale all’Europa – in particolare alla Germania e all’Italia – avrebbe gettato i paesi nel caos, le temperature miti e la rapidità dei governi nel diversificare le forniture hanno fatto naufragare il piano.
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