Tratto dall'edizione numero 24 del 17/02/2023

In Siria una catastrofe che aggrava cento crisi

di Sam Mouazin

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Paese già in ginocchio dopo 12 anni di guerra e di sanzioni, dopo covid e colera. Le case crollate erano senza luce e acqua. Ombre sui soccorsi diretti solo nelle zone non controllate dal regime di Damasco.

Erano le quattro del mattino quando le case hanno iniziato a crollare sulle teste dei loro abitanti addormentati la notte del 6 febbraio, sia in Turchia sia in Siria. Mio padre, che vive nell’antica cittadella costiera siriana Jableh – piena di costruzioni abusive – si è trattenuto in casa aspettando il momento buono per fuggire all’aperto, con la sua auto, lontano dai centri abitati, per portare in salvo la sua famiglia. Un’attesa alla fine durata ore, intrappolati in quell’auto in balia delle scosse di terremoto e della tempesta polare che stava investendo la zona nello stesso momento.