La direttiva sugli edifici efficienti scalda la UE
Rinviato il primo voto in commissione a Strasburgo, in vista profonde modifiche. Pioggia di emendamenti, faro sugli aiuti alle ristrutturazioni.
La nuova direttiva europea sulla performance energetica degli edifici sta suscitando forti polemiche soprattutto in Italia, a causa del percorso a tappe forzate che impone a tutti gli Stati membri per la ristrutturazione dei loro parchi edilizi nazionali, verso obiettivi fissati al 2027, 2030 e 2033, per arrivare poi al 2050 al traguardo dell’azzeramento delle emissioni.
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