Detto questo, la Bce, così come la Fed, non potevano non aumentare i tassi. La differenza dell’intensità e della tempistica di questa stretta per riportare l’inflazione sotto controllo fa però la differenza. E contrasta con il mantra ripetuto fino a pochi mesi fa da molti banchieri centrali, al di là e al di qua dell’Atlantico, che l’aumento dei prezzi, già insolito e forte da tempo, era “temporaneo” perché legato a fattori eccezionali, quali le strozzature nella catena globale delle forniture dovute al covid, e lo spettacolare rimbalzo dell’attività economica e delle sue componenti una volta attenuate e levate le misure restrittive anti-pandemia.
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