Tratto dall'edizione numero 2 del 16/09/2022

Berlusconi al Settimanale: «Meno tasse e meno burocrazia così il Paese tornerà a crescere»

di Claudio Brachino

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Dal caro energia al lavoro, dal sostegno alle imprese all’ambiente, ecco la ricetta di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia

Presidente, c’è un tema, meglio un’emergenza, che sta dominando la campagna elettorale da un lato ma dall’altro, quello della realtà, sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese: è il caro energia. Ricette miracolose non ci sono, ma a breve cosa si deve fare per scongiurare l’Apocalisse?
«È un tema non solo importante, ma assolutamente urgente. Bisogna intervenire subito, a prescindere dalla campagna elettorale. Il rischio è che si inneschi una spirale pericolosissima, fatta di inflazione, recessione, disoccupazione. Insomma, la tempesta perfetta. Aziende costrette a chiudere, famiglie non più in grado di fare la spesa e al tempo stesso di pagare le bollette. Per questo è fondamentale intervenire, se possibile evitando un nuovo scostamento di bilancio. A questo scopo ho provato a indicare una strada, fra quelle possibili: costituire un fondo, finanziato dal sistema bancario e garantito e remunerato dallo Stato al quale possano attingere le aziende distributrici di energia, a tasso zero o quasi, a patto di impegnarsi a non trasferire gli aumenti in bolletta e a mantenere un prezzo per gli utenti pari o poco superiore a quello pre-crisi. I capitali sarebbero da restituire senza oneri in un tempo molto lungo, dieci o quindici anni. L’impatto sui conti pubblici sarebbe molto limitato e credo sostenibile con le risorse esistenti».