La cattiva burocrazia ha i mesi contati. I controlli a sorpresa sulle aziende, quelli inutilmente vessatori, fatti giusto per il gusto di farli, senza che siano legati a un’effettiva esigenza di verifica o alla probabilità di scovare irregolarità, resteranno un retaggio del passato. D’ora in avanti i controlli dovranno avere un approccio “risk based”, ossia dovranno essere programmati secondo princìpi di «efficacia, efficienza e proporzionalità, tenendo conto delle informazioni in possesso delle amministrazioni competenti» e dell’esito delle ispezioni pregresse. Nessun salvacondotto, dunque. Nessuna impunità. Ma un principio di buon senso che punti a non disturbare chi vuole fare.
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