Tratto dall'edizione numero 2 del 16/09/2022

Parliamo della parte economica del programma del Partito Democratico: caro energia, una ricetta a breve termine non ce l’ha nessuno. Cosa proponete in tempi tali da poter venire incontro alle famiglie e alle imprese?
«Ci sono una serie di cose che vanno fatte subito perché l’emergenza sta diventando drammatica; noi crediamo che si debba passare ad un regime di prezzi controllati, imponendo un tetto massimo al costo dell’Elettricità. Noi oggi paghiamo l’elettricità prodotta da gas (a 500€/megawattora) lo stesso prezzo, altissimo, di quella prodotta da eolico e fotovoltaico, che in realtà ha un costo di produzione di un decimo. Questa contraddizione dobbiamo risolverla e questa è una prima strada per abbattere il costo delle bollette per le imprese e per le famiglie. Poi dobbiamo proseguire negli aiuti rispetto al caro bollette, bisogna raddoppiare, prorogare il credito di imposta per i consumi e gli extra-costi di luce e gas delle imprese. Dobbiamo estenderlo per tutto il territorio nazionale, una cosa che già stata fatta per il Mezzogiorno; il credito di imposta per l’efficientamento energetico lo dobbiamo dare alle imprese che risparmiano energia, che installano pannelli fotovoltaici; dobbiamo anche sbloccare i provvedimenti attuativi per le comunità energetiche che possono dare una mano, non solo a tante famiglie che si mettono insieme ma anche a tante Pmi che decidono di produrre e consumare rinnovabili».