Tratto dall'edizione numero 2 del 16/09/2022

Caro energia e caro bollette, che farà a breve termine e come scelte strutturali?
«Il Governo Draghi sta studiando un pacchetto di aiuti per sostenere famiglie e imprese messe in ginocchio dal costo dell’energia: si sarebbe potuti intervenire prima, se Giuseppe Conte non avesse bloccato in Senato i 17 miliardi del decreto aiuti bis per inseguire i sondaggi. Accanto alle misure immediate, il Governo sta lavorando per arrivare a fissare un tetto europeo al prezzo del gas. Dobbiamo lavorare perché il tetto non si limiti al gas russo, ma a tutto il gas. Certo, se Conte, Salvini e Berlusconi non avessero sfiduciato Draghi, oggi sarebbe tutto più semplice: un premier dimissionario, per quanto autorevole, ha meno forza al tavolo delle trattative. L’obiettivo deve essere quello dell’indipendenza energetica: sì quindi al rigassificatore di Piombino, sì alle trivelle per estrarre gas nell’Adriatico, sì alle rinnovabili e no ai veti delle sovrintendenze. A lungo termine, sì al nucleare di ultima generazione. Noi siamo il partito del sì, contro il partito del no a tutto che va da Meloni e Salvini a Letta e Fratoianni».