Tratto dall'edizione numero 23 del 10/02/2023

Sanremo, la politica e il battibecco all’italiana

di Silvio Magnozzi

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Dalla presenza del capo dello Stato al tormentone sul messaggio di Zelensky, come ogni anno il Festival ha messo in scena le divisioni del Paese

Canta che non ti passa. Nella settimana del Festival di Sanremo, che si chiuderà domani, sabato 11 febbraio, dopo giorni di scorpacciate e di polemiche, di cambi d’abiti e di segue dibattito attorno a ogni cosa – dalla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla prima di martedì 7 febbraio, al monologo di Roberto Benigni sulla Costituzione (nei suoi 75 anni), su su sino a Zelensky sì, Zelensky no – una cosa è certa: il Festival, con le sue liturgie e le sue divisioni, è in fondo lo specchio di una Italia sempre più manichea e spaccata tra guelfi e ghibellini, tra Giorgia Meloni sì e Giorgia Meloni no, e tutto il resto ancora.