Canta che non ti passa. Nella settimana del Festival di Sanremo, che si chiuderà domani, sabato 11 febbraio, dopo giorni di scorpacciate e di polemiche, di cambi d’abiti e di segue dibattito attorno a ogni cosa – dalla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla prima di martedì 7 febbraio, al monologo di Roberto Benigni sulla Costituzione (nei suoi 75 anni), su su sino a Zelensky sì, Zelensky no – una cosa è certa: il Festival, con le sue liturgie e le sue divisioni, è in fondo lo specchio di una Italia sempre più manichea e spaccata tra guelfi e ghibellini, tra Giorgia Meloni sì e Giorgia Meloni no, e tutto il resto ancora.
Il Settimanale è il giornale economico politico di PMI.it dalla parte delle imprese. Lo trovi in edicola e online. Per continuare la lettura di questo articolo abbonati subito. Se sei già abbonato, esegui il login.
Se vuoi continuare a ricevere gli aggiornamenti gratuiti de Il Settimanale inserisci la mail nel box qui sotto
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni
relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi
dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Se è la prima volta che ti registri ai nostri
servizi, conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta
elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni
relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi
dell'informativa sulla privacy.