Tratto dall'edizione numero 25 del 24/02/2023

E quando in guerra le decisioni non le prenderanno i robot?

di Umberto Rapetto

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L’incubo degli hacker è nulla in confronto all’angoscia che veleggia dietro l’intelligenza artificiale.

Qualche anno fa si parlava poco di guerra e si vedevano i conflitti come qualcosa di lontano nello spazio e nel tempo. La bestia che è nell’essere umano (in qualcuno in particolare) ha poco alla volta ottenuto il dominio delle decisioni e delle iniziative. Tutto il resto è semplicemente cronaca, inspiegabile ma drammaticamente incombente.Quel che si è visto nell’invasione dell’Ucraina ha erroneamente dato l’impressione che si sia tornati alla violenza dell’età della pietra, quasi si fosse transitati dal silicio alla selce in uno scontro efferato e “materiale”. Il lato tecnologico degli eventi bellici non si presta a essere immortalato dalle telecamere o a essere narrato nemmeno dai più abili e coraggiosi reporter. Ci sono cose che non si vedono, che sono difficili da spiegare, che sono quasi impossibili da credere.