Le opinioni

Elogio della dietrologia contro i signori del dogma

Scritto il

di Alessandro Paciello
(Formatore e Opinionista – Presidente Aida Partners e Innovazione Circolare)

 Come puoi fare il dottore se non sai guardare dentro e oltre un corpo e alla sua anima? Questo sosteneva il vecchio medico della mia famiglia quando veniva chiamato per qualche, per fortuna rara, malattia di noi bimbi. Non solo devi essere un “dietrologo”, ma anche un “complottista”, aggiungo io alla luce dei luoghi comuni che oggi ci ammorbano la vita, perché solo avanzando ipotesi potrai arrivare a una diagnosi e poi, forse, a una cura.

Nella vita, molto nasce dall’intuizione o, perlomeno, così dovrebbe. E l’intuizione non è mai deterministica, non è mai scientifica, almeno nell’errata accezione che oggi si dà alla scienza, presa e venduta al miglior offerente come dogma e non (come invece dovrebbe) come percorso di ricerca, fatto attraverso il confronto, il dibattito, la sintesi e l’antitesi dei pareri, l’osservazione e la rilevazione dei dati che sempre devono rimanere confutabili. Manly Palmer Hall, scrittore e mistico canadese del secolo scorso, sosteneva che

la saggezza non deriva dal vedere le cose, quanto piuttosto dal saper vedere attraverso le cose.

Ma guai oggi ad avere un pensiero laterale, non uniformato a quello che viene definito il mainstream. Siete d’accordo con il dogma? Bene, allora che siate politici, giornalisti, sociologi, economisti, medici, nani o ballerine d’avanspettacolo vi è concesso di dire la vostra –  cioè la “loro” – e pure guadagnando onori, fama e… denaro. Osate avanzare dubbi, perplessità, magari utili al dibattito e alla crescita del comune, ma indipendente e originale pensiero? Fottetevi! Qui non entrate e se vi facciamo entrare, vi seppelliamo nel ridicolo e negli insulti, perché la verità “è la nostra”.

Già, la verità… Secondo il più grande imprenditore italiano di tutti i tempi, Adriano Olivetti, la Verità (con la V maiuscola) è uno dei quattro valori spirituali (insieme alla Giustizia, alla Bellezza e all’Amore) da perseguire, preservare e tramandare. Ma, fuori dalla visione spirituale, la Verità è spesso rappresentata in “molte verità” (questa volta con la v minuscola).

Non a caso Kahil Gibran (tra l’altro, l’autore de “Il Profeta”) la definiva un “fatto asessuato”, dato che, nella sua visione, nel momento in cui collocate un fatto (metaforicamente “gli attribuite un genere sessuale”) lo connotate soggettivamente, facendogli perdere, pertanto, la connotazione di Verità. E quindi, aggiungo, come potete non essere dietrologi in una ricerca, che poi è la vita vera vissuta con intelligenza e cuore, che dovrebbe sempre essere proiettata intellettualmente e sentimentalmente alla ricerca del Vero?

Quindi, anche per il lavoro che faccio da molto tempo, sono abituato, direi appassionato, a guardare, meglio a “percepire” i segnali deboli che esprimono le collettività, le comunità, soprattutto i media che quasi sempre si arrogano il diritto di spargere le loro proprie verità, spesso però inquadrate in un flusso mediatico condotto e diretto in “modo unipolare”.

E così, se non vogliamo essere belanti pecore di un gregge, quanto piuttosto lupi di un branco, siamo obbligati a studiare e cercare altre fonti per formarci un’opinione personale. Nasce perciò un vero e proprio talento: quello di saper individuare precocemente i flussi di pensiero che condizioneranno le masse da lì a qualche tempo.

Quelli sono i “segnali deboli” e uno dei modi che personalmente mi sono più familiari viene proprio dall’osservazione dei media. Gli articoli, i titoli dei giornali e dei notiziari, i video dei cosiddetti “influencer” hanno celati, tra le loro pieghe, i “segnali deboli”, all’insaputa di chi comunica che ha invece altri e opposti obiettivi.

Paradossalmente, è proprio studiando la comunicazione del mainstream che si capisce dove veramente risieda la «possibile, ma imbarazzante Verità» e quindi quale tendenza si manifesterà a breve una volta che questa emergerà.

I grandi visionari, quelli che hanno realmente influenzato e favorito l’evoluzione di questa sofferta umanità, hanno sempre lavorato su e mediante le intuizioni, le sensazioni, quelle che in un’epoca di “intelligenze artificiali” (sic!) sempre in meno sappiamo cogliere e coltivare, perché inibiti a farlo. «Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando», scriveva e amava ripetere Joseph Conrad, tra le altre cose l’autore del romanzo “Cuore di Tenebra” che ispirò a Francis Ford Coppola il mitico “Apocalipse Now”.

Già… la contemplazione di ciò che ci circonda spesso riserva più sorprese e fornisce più risposte di un microscopio. Il microscopio è nei nostri occhi se li sappiamo usare, ma questi devono essere collegati al cuore. Perché il cuore sa già tutto ed è per questo che, in quest’epoca dominata da “forze oscure”, fanno di tutto per disconnetterci da esso, forzandoci a entrare in realtà artificiose e a noi esterne realizzate “ad hoc”, come il Metaverso, governati da robot, algoritmi e Intelligenze artificiali che dir si voglia.

Detta con Susanna Tamaro, “Tornare Umani”, questa è, e rimane, l’unica ricetta per sopravvivere su questo Pianeta, dando un senso al farlo.