Le opinioni

I dibatti tossici online allontanano gli utenti

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di Barbara Millucci

Nel 2019 i ricavi pubblicitari online hanno superato per la prima volta quelli televisivi e ora rappresentano quasi la metà (49%) dei ricavi pubblicitari complessivi.

Secondo il Digital News Report 2022 di Reuters Institute, si tratta di una svolta in un sistema dei media tradizionalmente caratterizzato da un settore televisivo particolarmente forte ed una penetrazione di Internet che si è sviluppata più lentamente rispetto ad altri Paesi europei. Oltre l’80% dei ricavi pubblicitari online italiani sono inoltre generati dalle principali piattaforme online.

A livello globale, in un mondo sempre più incerto, con la guerra in Europa e una grave crisi dei rifugiati che si aggiungono all’impatto della pandemia, per non parlare della minaccia incombente del clima, il bisogno di informazioni affidabili, di un contesto attento e di un dibattito ponderato non è mai stato così forte e cresce il desiderio di storie che ispirino e facciano sperare in un domani migliore, si legge ancora nel report.

La crisi ucraina, e prima di essa la pandemia COVID-19, hanno ricordato alla gente il valore di un’informazione accurata e corretta che si avvicini il più possibile alla verità, ma dal report risulta che la natura opprimente e deprimente delle notizie, il senso di impotenza e i dibattiti tossici online stanno allontanando molte persone dagli schermi, alcuni in modo temporaneo altri in modo permanente.

Anche i paywall (accesso a pagamento dei contenuti) non sono molto d’aiuto, in quanto pongono ulteriori barriere ai contenuti che il pubblico vorrebbe invece consumare.