La tecnologia poteva evitare la rissa tra tifosi sulla A1
Organizzati sui social e su internet, i tafferugli di domenica tra ultras di Roma e Napoli in un’area di servizio erano ampiamente annunciati. Eppure si è sottovalutata la mole di informazioni digitali che, adesso, potrà essere usata per evitare la “rivincita”
L’Italia si è fermata, colpita al cuore di quel sistema cardiocircolatorio autostradale che – non conoscendo by-pass o tubicini di stent – meriterebbe l’adozione di cautele preventive. L’assaggio di guerra civile all’Area di Servizio Badia al Pino sulla A1 ha riportato in evidenza la fragilità della pubblica sicurezza e il rischio di infarto del Paese. Pare che lo scontro tra le tifoserie fosse stato pianificato con Internet e piattaforme di messaggistica istantanea. Sembra che fosse noto non soltanto ai maneschi ultras ma anche agli organi di Polizia che – in previsione di possibili zuffe – avrebbero predisposto un presidio nel luogo nei pressi del quale la carreggiata si sarebbe trasformata nel più grande ring della Penisola.
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