Tratto dall'edizione numero 12 del 25/11/2022

Per la creazione, l’Onnipotente ha impiegato sette giorni. Neanche il migliore dei governi possibili, nelle condizioni date, riuscirebbe ad agire in profondità con la prima legge di bilancio, a solo un mese dal giuramento. Non stupisce quindi che la manovra 2023, pari a 35 miliardi, appaia, per così dire, “leggera”, poco incisiva, “prudente” soprattutto, essendo proprio questa la parola chiave caratterizzante. Le risorse sono limitate e il maggior deficit è stato fermato a 21 miliardi (tutti per fronteggiare il caro energia, da rifinanziare in corso d’anno). Non è dunque sulla dimensione che va giudicata la manovra (solo 14 miliardi per le misure diverse da quelle energetiche), piuttosto sulla sua corrispondenza alle promesse della campagna elettorale e più in generale sulla coerenza rispetto ad una diversa visione del Paese.