Tratto dall'edizione numero 26 del 03/03/2023

Performance: prendiamo esempio dal Pi greco

di Antonio Dini

scritto il

Valutare studenti e lavoratori su basi numeriche finisce con il distorcere il loro valore reale e profondo di persone

Alcuni giorni fa sono rimasto incantato leggendo un articolo su una rivista americana che parlava del Pi greco. Sì, proprio la costante matematica che indica il rapporto tra la circonferenza e il suodiametro (tra l’altro, ho anche scoperto perché la lettera greca scelta è proprio la “p”: è l’iniziale di perifereia, che in greco vuol dire “circonferenza”). Il Pi greco era ovviamente una scusa per parlare d’altro: l’autrice è KC Cole, una veterana del giornalismo scientifico in pensione. Dice: attenzione, perché la matematica che usiamo per misurare, classificare e valutare le cose, le persone, il lavoro, ne sta distorcendo il loro valore reale.