Regole certe e riforma tributaria per il reshoring italiano
Il ripensamento sulla globalizzazione ha messo lungo la strada del ritorno molte aziende che avevano delocalizzato, non solo per pagare meno tasse e salari più bassi. Ora il sistema Italia deve capire cosa le aveva spinte altrove e rimuovere le sue inefficienze
Le vicende planetarie degli ultimi anni – non solo pandemia e guerra – hanno innescato/accelerato grandi cambiamenti. Tra questi, un deciso ripensamento delle filiere di produzione e delle catene del valore, queste essendo incentrate – fino al primo ventennio del secolo – sull’onda di una irreversibile e salvifica globalizzazione. Un modello con limiti evidenziati da tempo, non bene intesi, ed ora diventati di colpo evidenti. Uno dei leit motiv era quello della delocalizzazione; una divisione mondiale del lavoro, con la manifattura in aree depresse a bassi costi e minime tutele e con servizi a valore aggiunto e finanza concentrati in aree istituzionalmente evolute.
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