Economia della Conoscenza

Grande schermo: c’era una volta il cinema…

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di Sara Sagrati

Tra il 28 novembre e il 4 dicembre arrivano al cinema 19 nuovi film. Che si devono contendere un posto nelle sempre meno sale rimaste in giro per l’Italia. Un dato che, distrattamente, potrebbe sembrare un segno di vitalità per case di produzione e distribuzione, ma a uno sguardo più attento non potrà sfuggire il pericoloso campanello d’allarme che questo comporta.

Lo spopolamento delle sale iniziato alla fine degli anni 90 ha prodotto una situazione con sempre meno cinema, molti dei quali multiplex in zone periferiche, numerose zone d’Italia sprovviste di offerta cinematografica e, addirittura, una difficoltà per esercenti virtuosi capaci di creare un pubblico fidelizzato e attivo, impossibilitati a scegliere autonomamente la propria programmazione, in quanto spesso obbligati dagli agenti a proiettare titoli decisi dall’alto.

L’uscita di 19 film, tra cui tre documentari evento, tre sci-fi italiani e sei italiani, di certo non aiuta il comparto a vincere la sfida con le piattaforme, tanto più che gli incassi generali, seppure in leggera crescita, restano poco incoraggianti.

Ma questa è la situazione e, nella speranza che Babbo Natale porti tanti nuovi spettatori per ridare respiro al settore, questa settimana un buon segnale di incoraggiamento potrebbe arrivare da Pinocchio di Guillermo del Toro in sala dal 4 dicembre (e su Netflix dal 9…). Il regista premio Oscar dirige, con Mark Gustafson, una versione animata, commovente e politicamente adatta ai bambini della favola di Collodi. Terzo adattamento di Pinocchio in pochi anni, ma decisamente quello più attraente e adatto a “santificare le feste” con tutta la famiglia.

Il pubblico fedele, i cosiddetti moviegoers, generalmente cercano un cinema più impegnato e d’autore. Nella grande offerta settimanale spiccano due titoli di italiani internazionali: la matta corsa sentimentale di Forever Young (Les Amandiers) con cui Valeria Bruni Tedeschi era in concorso all’ultimo Festival di Cannes, e il toccante Monica di Andrea Pallaoro che ha sorpreso il pubblico della Mostra di Venezia anche grazie all’interpretazione di Trace Lysette.

Il grande cinema americano prorompe con l’all black colossal The Woman King, mentre i nerd dell’animazione giapponese non si lasceranno scappare One Piece Film: Red, ennesima versione cinematografica dell’amato anime.

C’era una volta il cinema di Natale. Ci sarà ancora?