Nel Mondo delle Pmi

El.En: laser italiani ripuliscono Notre-Dame

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di Marta Panicucci

C’è anche un’eccellenza italiana al lavoro nel grande cantiere di restauro per riportare alla vita la cattedrale di Notre Dame a Parigi, dopo il devastante incendio del 2019. Quattro laser, prodotti nel sito El.En a Calenzano, stanno operando all’interno della chiesa francese per rimuovere le tracce di piombo e di nerofumo dalla struttura rimasta in piedi. Un altro laser del gruppo fiorentino è attivo nel laboratorio che lavora parallelamente al cantiere allestito in cattedrale.

Ma Notre Dame è soltanto uno dei numerosi siti, tra cui una trentina patrimonio dell’Unesco, “curati” grazie alla tecnologia laser made in Calenzano, e fabbricata in una delle aziende della complessa galassia di El.En, multinazionale toscana leader nel mondo del laser per applicazioni industriali, medicali e per la conservazione del patrimonio artistico. Numerosi laser sono intervenuti, tra gli altri, all’interno del museo del Louvre, per statue e dipinti dei Musei Vaticani a Roma, su opere di Michelangelo, Leonardo e Raffaello, nella Reggia di Versailles, nella Sainte-Chapelle a Parigi, sulla porta dorata dal Battistero di Firenze, la facciata del Duomo di Pisa e sulla celebre torre pendente.

All’estero si annoverano anche importanti interventi sulla Porta del Santo Sepolcro a Gerusalemme, sulla facciata della biblioteca pubblica di New York, la porta di Brandeburgo a Berlino e addirittura sul sacro mantello del Profeta Maometto.

Degno di nota è stato un intervento effettuato sul Duomo di Orvieto, deturpato da una scritta vandalica contro l’Inter.

Abbiamo un team che si chiama ‘Light for Art’ – spiega Paolo Salvadeo, direttore generale di El.En – impegnato a formare restauratori in grado di utilizzare i nostri laser che richiedono un diploma particolare. Questi laser li affittiamo, li vendiamo o spesso li offriamo in prestito senza onere per il committente per favorire i restauri. Quando ho visto cosa è accaduto al Duomo di Orvieto, per esempio, mi sono precipitato, così come quando è stata bruciata a Grosseto una targa dei partigiani o nel caso dei graffiti su Ponte Vecchio a Firenze.

Nello stesso sito produttivo di Calenzano, e dagli stessi operatori, sono progettati e realizzati altri innovativi laser, questa volta a marchio Deka, per la medicina. Deka opera in chirurgia e nel settore dell’estetica e della dermatologia. Tra i suoi fiori all’occhiello si annovera il sistema laser a Co2 Monna Lisa Touch, per il trattamento dell’atrofia vaginale, per i problemi legati al post menopausa o in seguito a interventi di cura oncologica.

I nostri laser – spiega Salvadeo – permettono di fare operazioni meno invasive, che consentono al paziente di tornare immediatamente alla sua vita normale, evitando lunghi tempi di convalescenza. La mini invasività dei nostri strumenti garantisce quindi un minor tempo di ospedalizzazione e questo porta anche a un grosso risparmio per i sistemi sanitari nazionali, ma anche per strutture di cura private.

Nata nel 1991, oggi Deka è una delle numerose società controllate dalla capogruppo fiorentina El.En. Nel 2021 l’azienda ha registrato un fatturato di circa 65 milioni di euro. Se si considerano, però, le vendita complessive dei prodotti a marchio Deka (in parte realizzate dalla capogruppo El.En.) il fatturato dei suoi laser sale abbondantemente sopra i 100 milioni di euro.

PMI nata in appartamento e diventata colosso

Potrebbe essere la trama di un film, invece è la storia di El.En, l’attività nata nel 1981 in un appartamento di Firenze e oggi multinazionale da oltre 660 milioni di fatturato all’anno.

L’azienda – spiega Paolo Salvadeo, direttore generale di El.En e ceo di Deka – è stata creata da Leonardo Masotti, professore universitario, con uno dei suoi migliori studenti, l’ingegner Gabriele Clementi, attuale presidente di El.En. Queste due grandi menti d’opera hanno messo in pista una realtà che sviluppava elettronica di potenza. Poi hanno iniziato a produrre laser per l’industria e dopo sono arrivati quelli per il medicale, che erano una novità assoluta.

Oggi El.En. è capofila di un gruppo che opera in tutti i campi in cui sia possibile applicare il laser: dalla medicina al restauro dei monumenti, ai sistemi per la lavorazione dei materiali, incluso il taglio lamiera. Controlla più di 20 società nel mondo, ha oltre 1.200 dipendenti ed è quotata in Borsa dal 2000.

Siamo sicuramente tra i primi gruppi al mondo che producono laser nel settore medicale – continua Salvadeo – ma abbiamo una posizione di rilievo anche nell’industria laser in generale.