Scenari

Bollette nel caos tra contratti, rincari e ricorsi

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 di Tommaso Mattei

 Il tema è delicato. Se preferite caldo, visto il tema. Parliamo di bollette, in particolare degli aumenti illeciti operati da alcuni operatori di energia. La questione è molto semplice.

I grandi operatori hanno cambiato i contratti a prezzo fisso dei loro clienti, e così stanno facendo molti altri fornitori che proprio in queste ore stanno inviando ai propri clienti comunicazioni in cui informano che saranno modificate unilateralmente le condizioni economiche. Stiamo parlando di 7 milioni e mezzo di contratti con oltre 2,6 milioni di consumatori che già starebbero pagando più del dovuto.

A nulla sembra essere servito il Decreto Aiuti bis voluto dall’ex premier Mario Draghi che grazie ad una norma aveva previsto uno stop alle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura gas e luce.

E allora come mai tutto questo caos? E soprattutto perché i più grossi operatori di energia stanno inviando queste comunicazioni in cui informano che saranno modificate unilateralmente le condizioni economiche, in alcuni casi che addirittura verranno disdetti i contratti in essere perché per loro troppo onerosi?

La risposta è semplice: il Garante per la concorrenza e il mercato (Agcm) e il Garante per l’energia (Arera) hanno chiarito che la norma contenuta nel decreto Aiuti bis, in realtà non vale per tutti i contratti. E così il caos.

«Il blocco degli aggiornamenti contrattuali, che obbliga gli operatori del settore a mantenere ingiustamente bloccate delle condizioni economiche che, viste le attuali condizioni di mercato, caratterizzate dall’estrema volatilità dei prezzi all’ingrosso di energia elettrica e gas naturale, non possono più essere sostenute»: ci ha detto questo Diego Pellegrino, ad di Eroga Energia e portavoce di A.R.T.E., l’associazione dei reseller trader dell’energia.

Sono scontenti tutti, gli operatori appunto ma anche i consumatori. I primi che, a livello di impresa, rischiano di perdere tantissimi soldi e i secondi perché i soldi per pagare le bollette non li hanno più. Per questi ultimi il peggio potrebbe non essere arrivato. I fornitori che, come detto sono in perdita, non possono fare altro che provare ad aumentare i prezzi.

E così per i cittadini la prospettiva non può essere altro che quella di ulteriori aumenti. Secondo i dati Arera per l’energia elettrica, nel quarto trimestre 2022, la famiglia tipo (clienti domestici con consumi di energia elettrica annui di 2.700 kWh e una potenza impegnata di 3 kW) avrà un aumento del prezzo di riferimento del +59% rispetto al trimestre precedente. In poche parole, sono dolori. Anche perché è ancora molto evidente la differenza di spesa rispetto all’anno precedente, l’Arrera ha stimato che per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia tipo nell’anno 2022 (compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre) è di circa 1.322 euro, rispetto ai 632 euro circa del 2021 (i 12 mesi equivalenti dell’anno precedente).

«Il Decreto Aiuti bis è palesemente illegittimo in quanto contrario sia alle norme costituzionali che europee ed è proprio alla vaglio della Corte di Giustizia europea che auspichiamo venga a breve rimessa la norma» controbattono i fornitori con queste parole di Diego Pellegrino.

La guerra è appena cominciata.