COP: l’importante è partecipare ma vincono solo gli hotel
Evento durato 13 giorni, prezzi degli alberghi aumentati di 15 volte, grandi Paesi inquinanti assenti, un fondo di compensazione annunciato perché il flop non fosse totale, mai così alta la Co2.
La carovana COP è già in viaggio per Dubai, per l’edizione numero 28. Importa poco che a Sharm el Sheikh i risultati raggiunti siano sintetizzabili in un altro annuncio vuoto, e cioè l’istituzione di un fondo “loss and damage” per compensare i Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, senza indicare in maniera precisa quali sono questi Paesi, chi dovrà finanziare questo fondo, o come sarà redistribuito; tutto rimandato al 2023, ma si doveva comunque avere qualcosa da annunciare per evitare che il flop fosse totale. Ormai gli obiettivi di riduzione sembrano fogli di un vecchio libro che non si ristampa più, si devono solo compensare i danni e adattarsi all’aumento delle temperature.
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