Sostenibilità

Nasce a Milano l’ufficio biofilico

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di Lorenza Resuli

Anche nella Milano grigia e bigia presto sarà possibile lavorare immersi nel verde. In un ambiente dalle pareti di vetro e spazi aperti, inondati di luce naturale, dove circola solo aria pura e il benessere psicofisico dei dipendenti è in vetta alle priorità. L’ufficio dei sogni, Welcome, feeling at home, si sta già materializzando nell’ex area Rizzoli e nel 2024 aprirà le sue “green doors” ai primi dipendenti. Fortunatissimi.

Chi non vorrebbe lavorare in ambiente biofilico? Il progetto originario ideato da Europa Risorse SGR – creare l’ufficio più verde e sostenibile di Milano – in corso d’opera è infatti andato ben oltre questo pur lodevole obiettivo.

Ci siamo resi conto di quanto fosse più importante pensare prima di tutto al benessere psicofisico delle persone che ci avrebbero lavorato. Per questo abbiamo creato uno spazio di lavoro più sano, luminoso, dinamico e immerso nella natura. Nell’ambiente “biofilico” – spiega Antonio Napoleone, amministratore delegato di Europa Risorse – le persone sono più contente di venire in ufficio, si ammalano meno, sono più creative e produttive. E, alla fine, questo si trasforma in un significativo risparmio sui costi di produzione per l’azienda: un “win-win-win” tra persone, aziende e pianeta.

Per realizzare questo progetto ambizioso, che sancisce la rinascita dell’intera zona ex industriale vicina al parco Lambro, Europa Risorse non poteva che scegliere lo studio Kengo Kuma and Associates, indiscusso interprete mondiale di quell’architettura organica senza rivali nel fondere armonicamente le costruzioni artificiali con il paesaggio naturale.

L’architettura biofilica del progetto Welcome è progettata con elementi organici e spazi che sono il più vicino possibile a un ambiente naturale, nell’ottica di favorire una vita lavorativa e urbana creativa e lungimirante.

Conferma Yuki Ikeguchi, designer di Welcome e partner di Kengo Kuma and Associates.

Non deve essere stato facile tenere fede a questi principi in un’area di circa 50mila metri quadrati che ospiterà anche negozi e ristoranti, zone di co-working e spazi per eventi culturali, un auditorium e persino aree wellness. Eppure, luoghi ed edifici sono magicamente collegati da un filo verde che permea tutto il progetto e che passa dai sei corpi flessibili intrecciati fra loro affacciati sul parco, dalla piazza circondata dalle colline, dalle corti open air, dalle terrazze punteggiate di orti e giardini fioriti, dalle numerose serre, insolito teatro di riunioni di lavoro o di pause rigeneranti.

Anche i tre materiali d’elezione sono plasmati in modo sinergico per dare corpo a un’architettura naturale e allo stesso tempo contemporanea: legno e acciaio in superficie, calcestruzzo per le fondamenta.

Piante a volontà, luce naturale, controllo del rumore, aria sempre fresca grazie al geniale sistema di purificazione indoor, ideato dallo scienziato Stefano Mancuso, assicureranno il benessere fisico e mentale dei lavoratori. Zero emissioni di anidre carbonica, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, circolarità nell’utilizzo dei materiali da costruzione, controllo costante dei consumi, recupero dell’acqua garantiranno il benessere dell’ambiente.

Con un pizzico di immaginazione, si potrebbe pensare a Welcome come il progetto ideale della città del futuro: green, senza barriere, (ri)pensata per salvaguardare la salute delle persone e del pianeta. L’esatto opposto, cioè, di come appaiono oggi molti centri urbani. Da dove partire? Dal verde. Ce lo suggerisce Stefano Mancuso, tanto amato dai world changer.

La mia idea di città del futuro è questa: una città in cui qualunque superficie sia coperta di piante.

Il luogo di lavoro ideale è ecosostenibile

I principi della sostenibilità ambientale si diffondono nei luoghi di lavoro contagiando imprese e dipendenti, spinti da una sorta di responsabilità collettiva verso scelte sempre più ecofriendly. Lo conferma l’indagine I nuovi luoghi di lavoro condotta da Nomisma, che ha coinvolto i responsabili HR di 10 imprese e 500 lavoratori di Milano. L’88%, per esempio, auspica azioni concrete per ridurre il consumo di plastica e l’83% è disposto a cambiare stile di vita per contrastare i cambiamenti climatici.

Ma dalla ricerca emerge anche la consapevolezza dell’importanza del luogo di lavoro per il proprio benessere psicofisico. Per il 95% del campione, la progettazione di case e di uffici del futuro che siano biofilici – cioè capaci di integrare uomo e natura – è fondamentale in questo senso. L’86% dà grande importanza alla qualità dell’aria respirata in ufficio e l’85% sottolinea la rilevanza di lavorare in ambiente confortevole e possibilmente anche luminoso.

Come viene giudicato il progetto Welcome? L’82% ritiene che possa incidere in modo positivo sulla produttività, il 78% pensa che sia in grado di contribuire al benessere psicologico e il 73% immagina che migliori persino l’organizzazione del lavoro. Sul piano individuale, il 91% degli intervistati crede che Welcome possa avere effetti benefici sulla salute e sul benessere della persona, per l’84% sulla motivazione, per l’81% sulla creatività.