I milioni di turisti che sbarcano a Venezia ogni anno, vanno via con il cellulare pieno di selfie e più di una lacrima d’amore versata. Ma il loro sogno, il sogno vero, è portarsi via un piccolo pezzo di questa città. A metà dell’Ottocento John Ruskin, non potendo riempire il baule con le pietre di Venezia, le accarezzò, le disegnò, le raccontò quasi una a una nel celebre libro che porta quel nome.
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