Sostenibilità

tNotice: atti certificati senza PEC

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di Barbara Millucci

Disdette contrattuali, diffide ad adempiere, solleciti di pagamento, comunicazioni condominiali. Grazie alla romana tNotice, le aziende oggi possono inviare tutti questi atti tramite un semplice servizio postale di raccomandata elettronica. Dicendo così basta alla carta e alla troppa burocrazia con un occhio di riguardo all’ambiente.

I documenti certificati tNotice hanno valore legale, anche se non possono essere utilizzati per atti giudiziari o multe. La ricezione è completamente gratuita, mentre l’invio costa €1,5 indipendentemente dall’entità degli allegati.

Ma che differenza c’è con la PEC? «La PEC ha un valore legale solo se inviata a un’altra PEC e solo nel territorio italiano. Il nostro servizio elettronico di recapito certificato è invece valido anche verso i servizi di posta elettronica come Gmail», racconta Alberto Lenza, Ceo di tNotice.

L’azienda nasce come startup innovativa per poi diventare subito dopo PMI innovativa. Oggi, grazie anche alla pandemia, è passata da un fatturato di 300mila euro a 1,5 milioni in soli tre anni.

«I nostri clienti sono per lo più banche, assicurazioni, utilities e telco e dal 2019 abbiamo smistato oltre 10 milioni di invii. La pandemia ci ha certamente aiutato, essendosi fermata la logistica fisica: e abbiamo registrato una crescita del +100% su base annua. I documenti che maggiormente hanno invece viaggiato nel web durante quel periodo sono stati: solleciti di pagamenti, preavvisi distacco utenze, insolvenze di mutui con le banche, etc. Un termometro digitale in grado di misurare le difficoltà che gli imprenditori hanno dovuto affrontare, meglio di qualsiasi altro strumento. Nell’ambito dei contenziosi, le telco sono le imprese che maggiormente hanno utilizzato il nostro servizio», conclude.